Il progetto europeo che avvicina gli over 65 al mondo digitale attraverso il gioco
Nell’era della trasformazione digitale, milioni di cittadini over 65 rischiano di essere esclusi dalla vita sociale, culturale ed economica semplicemente perché non hanno accesso o confidenza con gli strumenti tecnologici. Il progetto europeo “Invecchiamento Attivo nell’Era Digitale”, finanziato dal programma Erasmus+ nell’ambito dell’educazione degli adulti, nasce proprio per rispondere a questa sfida.
Con un partenariato che coinvolge Italia, Lettonia e Lituania, il progetto ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale della popolazione over 65 attraverso un approccio innovativo che unisce gioco, formazione e partecipazione attiva. L’idea è semplice quanto potente: la tecnologia può essere uno strumento di benessere, socialità e apprendimento anche per chi è nato lontano da computer e smartphone.
Un consorzio internazionale al servizio dell’inclusione
A coordinare il progetto è VLK Studio, un’impresa tecnologica creativa con sede in Sardegna specializzata in design dell’interazione e sviluppo di esperienze digitali inclusive. Accanto a VLK, il partenariato è composto da MIHI , organizzazione no-profit lettone con una lunga esperienza in progetti giovanili e sociali, e EPIONE , centro lituano che lavora sul benessere e sull’autonomia delle persone attraverso servizi educativi e di supporto psicologico per la terza età.
Tra i partner locali coinvolti nelle attività italiane, un ruolo importante è svolto da Sardinia Game Scene , realtà attiva nella promozione della cultura videoludica e del game design in chiave sociale. Sardinia Game Scene partecipa attivamente alla fase di ricerca qualitativa e alla conduzione dei laboratori sul territorio, portando competenze specifiche nella progettazione di esperienze ludiche accessibili.
Digital divide che diventa opportunità
Il progetto prende le mosse da un’osservazione chiara: la maggior parte delle tecnologie digitali oggi disponibili non è progettata per le esigenze delle persone anziane. Spesso troppo complesse, poco intuitive o scarsamente inclusive, finiscono per aumentare la distanza tra chi è già connesso e chi rischia di restare ai margini. “Invecchiamento Attivo nell’Era Digitale” vuole invertire questa tendenza, valorizzando il potenziale dei videogiochi e delle tecnologie immersive – come realtà virtuale e realtà aumentata – in chiave educativa e relazionale.
Laboratori, focus group e hackathon
Il progetto prevede una serie articolata di attività nei tre paesi coinvolti. Si parte con i Focus Group in tutte le nazioni coinvolte nel progetto: momenti di ascolto e confronto con due target principali, gli over 65 e i professionisti del digitale. I primi porteranno la loro esperienza, i secondi esploreranno le sfide esistenti nel processo di design e creazione di videogiochi per seniors.
A seguire, ogni partner realizzerà tre Living Labs (giornate di gioco), durante le quali piccoli gruppi di anziani potranno sperimentare videogiochi e applicazioni interattive con il supporto di facilitatori, educatori e game designer. Queste giornate rappresentano anche momenti di raccolta dati e osservazione partecipata, utili per affinare metodologie e strumenti.
Il percorso culminerà con due eventi chiave a livello europeo: un Forum Internazionale sull’Invecchiamento Attivo tenuto da Epione in Lituania, dedicato alla formazione degli operatori sociali, e un Hackathon di Game Design in Lettonia, in cui team interdisciplinari – sviluppatori, designer, educatori – saranno chiamati a progettare giochi digitali pensati appositamente per la terza età.
Il gioco come linguaggio universale
Il cuore del progetto è il gioco, inteso non solo come strumento ludico ma come linguaggio in grado di attivare relazioni, stimolare il pensiero, favorire l’apprendimento. In particolare, i videogiochi – se progettati con criteri di accessibilità e semplicità – possono diventare un’occasione preziosa per contrastare l’isolamento, rallentare l'invecchiamento celebrare, migliorare le competenze digitali di base e promuovere l’autonomia personale.
Obiettivi e impatto atteso
Tra i principali risultati attesi dal progetto: la creazione di almeno tre prototipi di giochi digitali “senior-friendly”, la definizione di un metodo formativo replicabile per il lavoro con gli anziani, il coinvolgimento di oltre 70 partecipanti diretti e la pubblicazione di una raccolta di buone pratiche. Ma l’impatto va oltre i numeri, puntando a costruire una rete stabile tra enti, territori e comunità, che continui a lavorare sull’inclusione digitale anche dopo la fine delle attività.
Un progetto per tutte le età
“Invecchiamento Attivo nell’Era Digitale” è molto più di un percorso formativo: è un laboratorio culturale che mette al centro il diritto alla cittadinanza digitale per tutte le generazioni. Perché imparare a usare la tecnologia, a qualsiasi età, significa anche potersi connettere con gli altri, restare curiosi e continuare a partecipare attivamente in ogni strato della società.
Presto saranno disponibili i calendari delle attività aperte alla cittadinanza e relativi target di riferimento. Intanto, i partner stanno lavorando sul campo per costruire un futuro digitale più accessibile, inclusivo e umano anche per chi ha più di 65 anni.
Questo progetto è sviluppato e offerto in collaborazione con:

"Invecchiamento Attivo nell'Era Digitale" è un progetto finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Erasmus+

Codice progetto: 2024-2-IT02-KA210-ADU-000269089 - Partenariati su piccola scala nell'ambito dell'Educazione degli Adulti